L’innesto sottocutaneo come innovazione tecnologia è da alcuni anni in fase sperimentale, non c’è da stuprisi se questo nuovo approccio all’identità e alla sicurezza personale stia piano piano entrando nella nostra visione.

Citando un articolo del 2018 di Internazionale “a settembre del 2017 la Three Square Market ha cominciato a sviluppare dei microchip da usare in ambito sanitario che, secondo l’azienda, potrebbero dimostrare che i loro benefici possono superare le nostre paure.” L’innesto può essere utilizzato per registrare informazioni personali come identità, tessera sanitaria e dati della carta di credito, e password.

microchipL’impiego di questa avanguardistica tecnologia è già attivo in Svezia, e, alcune speculazioni, in questo periodo di emergenza Covid-19, parlano di un ipotetico impiego di un sistema Rfid che controlli e monitori la popolazione in un futuro prossimo. Probabilmente non è ancora una realtà così vicina, ma l’idea di una tracciabilità “organica” e costante dell’individuo apre un dibattito non solo sulla libertà ma anche su un eventuale pericolo ad essa annesso.

Ci muoviamo attraverso una nuova cyber-genesi dove l’informatica nella nostra vita gioca un ruolo cruciale, nell’ambito delle nostre azioni quotidiane e nel campo dei rapporti umani. Questa dimensione, come spesso accade nelle fasi dell’evoluzione umana, è stato un lento processo che ha generato cambiamenti concatenati. La struttura della socialità è andata man mano plasmandosi in direzione dei nuovi strumenti informatici in nostro possesso, indubbiamente migliorando alcune azioni e inevitabilmente peggiorandone altre.

“La nuova interdipendenza creata dall'elettronica ricrea il mondo ad immagine di un villaggio globale” afferma Marshall McLuhan, ed è infatti quello che avviene oggi attraverso la fruizione di tutte le nuove modalità comunicative e di connessione, ma proprio in questo “villaggio globale” la privacy diventa un elemento che, seppure fondamentale, ha quasi una valenza marginale, invece è proprio la privacy a garantire la nostra identità.

Ecco perché argomenti come quelli su tracciabilità, innesti, app o affini devono essere trattati con un riguardo che possa sempre garantire la sicurezza della nostra identità, della nostra privacy, poiché sottovalutando questo aspetto intrinseco e peculiare non sarà più un villaggio globale il luogo cyber attorno a noi ma un vero far-west.

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