Il 29% delle aziende italiane dichiara di soffrire di “cybersecurity fatigue” ossia la difficoltà di far fronte alla complessità crescente delle minacce cyber.

cyber securityIl mondo della sicurezza informatica è in continua evoluzione e con esso le minacce da cui difendersi. Quasi la metà delle aziende ha subito un attacco consecutivo a vulnerabilità mal gestite o ignorate, mancati aggiornamenti, mala gestione di password o poca cultura atta alla difesa all’interno dell’azienda.

La formazione del personale IT in un’azienda gioca un ruolo molto importante, essere sempre aggiornati su patch di sistema e nuovi metodi di sicurezza dovrebbe essere la priorità, purtroppo pur essendo ormai necessario l’impiego della tecnologia e di una rete purtroppo non è lo stesso per i mezzi atti alla difesa di questi strumenti quotidiani, le aziende scontano ancora le conseguenze della loro ingenuità in ambito di cyber security.

Uno dei luoghi più critici e più utilizzati in questo momento è il Cloud dove l’autenticazione multi-fattore serve da difesa, ma comunque risulta complesso garantire una sicurezza adeguata in un momento come questo dove viene impiegata ampiamente la connessione di molti dispositivi alla rete per lavorare da remoto.

È qui del resto che nuove tecnologie con intelligenza artificiale integrata diventano interessanti per definire, individuare e contrastare nuovi attacchi.

E l’intelligenza artificiale, studia i processi e i flussi per acchiappare ciò che sfugge dall’usuale e segnalarlo, ciò ossia che non rientra nelle normali abitudini e risulta sospetto, inibendo in altri casi accessi a siti sospetti o malevoli e tracciando intrusioni non autorizzate.

E così la sicurezza comincia a far parte di questa incredibile fase che impiega algoritmi che imparano man mano a rendere sempre più performante una piattaforma di difesa, e la “cybersecurity fatigue” può essere superata grazie a strumenti sempre più raffinati e precisi.

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