E se qualcuno spiasse il tuo mondo attraverso la fotocamera del tuo stesso smartphone, la accendesse e la spegnesse quando vuole?

camfecting come difendersiQuesto processo viene anche definito con il termine Camfecting. Un malware specifico prende di mira le fotocamere dei dispositivi mobili assumendo il loro pieno controllo, ovviamente all'insaputa del proprietario. In realtà, non sono solo gli smartphone a essere a rischio, ogni videocamera web, include quelle di videosorveglianza remota, possono essere infettate da un virus di questo tipo, divenendo di fato gli occhi di uno sconosciuto sulla nostra vita!

Il Camfecting desta non poca preoccupazione tra gli esperti di sicurezza. In un mondo sempre più digitalizzato e tecnologico, cresce in maniera esponenziale il numero di dispositivi IoT, incluse quindi videocamere di sorveglianza. Ma anche gli smartphone accompagnano ormai ogni minuto della nostra giornata o quasi. Il rischio sempre maggiore che questi dispositivi vengano infettati e di fato gestiti dai hacker rappresenta un rischio non solo concreto ma dai molteplici risvolti.

Per quale motivo un hacker dovrebbe infettare un dispositivo?

Le ragioni per cui questa pratica può essere utilizzata sono diverse. Se pensiamo che un hacker, attraverso il Camfecting, ha accesso ad informazioni molto private anche sotto forma di immagini, non dovrebbe risultare difficile ipotizzare anche il valore di tali informazioni.

Seguire un soggetto attraverso la fotocamera del telefono implica conoscere tutti gli ambienti frequentati e i luoghi, sapere in ogni istante dove si trova e con chi, violare costantemente l'intimità della persona. Un criminale informatico potrebbe usare tali informazioni per ricattare, cercando di estorcere denaro o anche rivenderle. Ma potrebbe anche utilizzarle per acquisire notizia circa le abitudini e le modalità di accesso all'abitazione privata per eseguire furti con scasso, sapendo bene quali oggetti di valore troveranno e come accedere ai locali.

Le immagini ottenute possono anche rivelarsi utili per ottenere altre credenziali di accesso ed effettuare ulteriori attacchi a sistemi informatici anche aziendali o bancari.

Come difendersi dal Camfecting.

Le implicazioni di una tale pratica necessitano di adeguate misure di protezione per limitare il più possibile il rischio di essere vittime di Camfecting. L'azione forse più immediata è quella di coprire la webcam. Ma bisogna ricordare che anche se non ha accesso alle immagini l'eventuale hacker ha sempre accesso all'audio del dispositivo. Inoltre se co il pc questa idea può sempre essere utile, come fare con lo smartphone?

Ecco alcune buone pratiche, sempre utili per proteggere la propria privacy. 

  • Spegnere i dispositivi quando non utilizzati è già una buona pratica da acquisire. Nessuno può infatti hackerare un dispositivo spento. 
  • Altra buona pratica è quella di verificare se ci sono app che utilizzano la fotocamera o la webcam e disabilitare l'accesso nella scheda relativa alla privacy.
  • Ricordarsi di mantenere sempre aggiornati i software.
  • Utilizzare un buon antivirus si rivelano strategie utili nella lotta ai crimini informatici in generale.
  • Prestare attenzione al led della webcam: l'accensione inattesa dovrebbe essere un segnale di allerta.

Infine prestare sempre la massima attenzione ai file che si scaricano e ai link su cui si clicca, soprattutto da smartphone. Nonostante i rischi i telefonini sono spesso sprovvisti di antivirus e così più esposti agli attacchi. Spesso non accade nulla di particolarmente visibile e così l'attacco rimane mascherato per molto tempo.

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